Tour de France 2017, D. Martin: “Ho provato a limitare i danni dopo la caduta”

Una giornata dai due volti per Daniel Martin ieri al Tour de France 2017. L’irlandese è riuscito da una parte a rimanere in piedi quando è finito a terra Geraint Thomas, ma dall’altra non è riuscito ad evitare di finire a terra quando è caduto Richie Porte. Questione di fortuna e di sfortuna quindi per il portacolori della QuickStep – Floors, così come spiega in prima persona: “Sono stato fortunato quando Thomas è finito a terra perché la sua bici mi ha toccato solo il manubrio e sono riuscito a rimanere in piedi. La mia fortuna però si è esaurita alla fine quando non ho potuto evitare Porte in discesa. La strada era scivolosa sotto gli alberi e lui ha perso la sua ruota posteriore in curva, scivolando sul prato prima di finire a terra in maniera molto dura. Non potevo proprio evitarla quella caduta. Non è stato bello scendere dopo perché non potevo frenare dopo aver preso la ruota dalla macchina del servizio neutro. La cosa positiva è che ho trovato subito un gruppetto e abbiamo collaborato come se fosse una cronometro a squadra. Abbiamo provato a limitare i danni e guadagnare tempo su chi era dietro di noi, anche se realmente non avevo idea della situazione di corsa e cosa era successo”.

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